Virtus: abbatti l’aquila!

Ormai è chiaro: ancora una volta in quaranta minuti di gioco si deciderà una stagione. Sembra uno scherzo del destino, ma la Virtus Trani è chiamata dopo un anno a giocarsi nuovamente tutto in un match che ha il sapore di un’autentica battaglia. Era il 3 maggio ’98 e tutti parlavano della madre di tutte le partite contro il Cus Bari e della promozione in serie B; oggi si parla del match-salvezza contro l’Aquila. Certo erano altri tempi: già si pensava alla vittoria del campionato, guardando dall’alto le pretendenti ai play off, mentre ora si cerca di strappare per i capelli una salvezza più che mai meritata. Cambia l’atmosfera, ma non muta assolutamente la voglia dei ragazzi del presidente Riccardo di Leo di fare proprio a tutti i costi l’incontro per acciuffare in volata i play out.La sconfitta di Fossombrone nella penultima giornata, maturata in circostanze sfortunate con capitan Uniti ancora con i postumi dell’infortunio al polpaccio precauzionalmente a riposo in vista del match clou di domenica prossima, e con l’infortunio occorso a Marco Florio (leggera distorsione al ginocchio) all’inizio della partita, conferma che la sfortuna non accenna a mollare la presa sui virtussini, costretti a lottare nuovamente senza l’ausilio dei cambi e di uomini preziosissimi. I biancoverdi, scesi in campo più che mai determinati e con un numeroso seguito di pubblico tranese, piazzavano subito un mini break ben controbattuto dai padroni di casa, che rispondevano colpo su colpo passando in vantaggio e spezzando le velleità virtussine con un’attentissima difesa asfissiante. Mucedola, consapevole della difficoltà di sostituire l’infortunato Uniti, lottava su ogni pallone e segnava preziosi punti aiutato dalla grinta difensiva di Drigani. Dall’altra parte Scrocco e Ponzoni davvero in giornata di grazia sembravano però incontenibili, nonostante la buona vena offensiva di Ferraretti, finalmente tornato il trascinatore della squadra insieme a De Lucia, ottimo nella prima frazione di gioco. Nella ripresa le cose non cambiavano e ogni tentativo di avvicinamento della Virtus era ricacciato dagli avversari che, grazie a qualche ingenuità nell’impostazione di gioco dei tranesi, concludevano in contropiede solitario. La vittoria contro il Fossombrone, è inutile nasconderlo, avrebbe matematicamente allontanato lo spettro dell’ultimo posto, ma la partita contro l’Aquila restava ugulamente fondamentale. La situazione si è complicata ulteriormente con le vittorie di Aquila e Lecce (ormai irraggiungilbile) contro Orlandina e Sarno. Dunque la Virtus dovrebbe aggiudicarsi lo scontro diretto con l’Aquila con uno scarto di almento 8 punti (vista la sconfitta subita all’andata di 7) per essere sopra questi ultimi nell’eventuale spareggio play out. Un’eventuale concomitante vittoria del Collana Napoli vedrebbe sempre i virtussini in vantaggio grazie alla classifica avulsa (differenza tra canestri subiti e realizzati) ma, per avere l’eventuale bella play-out in casa (in quel caso l’avversario sarebbe Napoli), sarà necessario vincere con uno scarto di almeno 14 punti contro l ‘Aquila. Ma questa è semplice matematica: ormai, come sapientemente coach Binetti ha saputo inculcare ai suoi già in precedenza, è inutile fare calcoli. L’imperativo è uno solo: vincere e basta. Le vittorie contro Montegranaro e Trapani ne sono la testimonianza. La determinazione e la concentrazione sono gli unici "calcoli" da fare e Scoccimarro e compagni, come ci hanno abituato, certamente non si tireranno indietro di fronte a questa fondamentale sfida. Se solo un mese fa avessimo parlato di spareggio salvezza all’ultima giornata, tutti avrebbero gridato allo scandalo, ma la rinata fiducia e consapevolezza della forza di questa squadra, di cui i virtussini sono ormai consapevoli, fanno ben sperare: Il gruppo c’è, siamo più forti dell’Aquila e lo dimostreremo sul campo , queste le parole di un coach Binetti più che mai fiducioso.Da tener d’occhio Nobili e Liberatori, punti di riferimento degli abruzzesi, coadiuvati dagli esterni Tomassoni e Pesa, tutta gente giovane ed esordiente in un campionato di B2. Sicuramente molto si chiederà ad Uniti e Drigani, che potranno essere la chiave del match visti i diversi chili e centimetri che l’Aquila rende sotto canestro, insieme all’esperienza di Ferraretti e alla duttilità di Scoccimarro e De Lucia, sempre pronti a sacrificarsi in difesa per la squadra, alle gestioni di Melone ed al rientro di un Florio che ci auguriamo nelle migliori condizioni. Ma il sesto uomo in campo sarà il grande pubblico del PalaAssi, che si prevede gremito in ogni ordine di posto. L’apporto del tifo virtussino, fondamentale il 3 maggio dell’anno scorso, sarà ancora necessario per incitare e sostenere i ragazzi in vista della più importante gara della storia del team biancoverde.Un appello dunque a tutti gli appassionati di basket e agli splendidi tifosi tranesi a recarsi numerosissimi in quello che sarà il teatro di un’altra impresa che può valere una stagione, come quella scorsa. Se crediamo ai corsi e ricorsi storici, questa non dovrebbe essere storia nuova!Rino PorroClassifica ad una giornata dal termine: Montegranaro 36; Trapani 34; Pesaro, Cefalù, Bari, Sarno 32; Orlandina, Patti 28; Fossombrone 24; Potenza 18, Lecce 16; L’Aquila 14; Virtus Trani, Napoli 12. Queste le date dei play out: turno preliminare il 25, 28 aprile e 2 maggio; semifinali il 9, 13 e 16 maggio; finale il 23, 27 e 30 maggio. La perdente retrocede in C1.

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