“Non hanno mai usato un rossetto, mai indossato una minigonna o un vestito elegante, non conoscono le sigarette ed il fumo, ma hanno avuto un unico fine: lottare per la pace, per i diritti delle donne ed il conseguimento della loro uguaglianza rispetto agli uomini.
Hanno lottato contro la guerra da partigiane, aiutando i nostri soldati italiani e la gente perseguitata dalla guerra, una di loro ha fatto esplodere una bomba contro i tedeschi per vendicare la morte del proprio fratello.
Donne forti e coraggiose, di provenienza familiare umile ma anche nobili, ma tutte hanno portato avanti la loro lotta per rivendicare i diritti di donne, bambini e deboli eliminando le discriminazioni.
Una di loro ha inventato le mimose per la festa della donna, quella donna che fino al 1946 viene considerata dagli uomini solo per il ruolo di moglie e madre dei propri figli, perché l’ambiente pubblico e la politica è sempre stato considerato “riservato” agli uomini, che non nascondono i pregiudizi nei confronti delle donne.
Il 2 giugno 1946 il popolo elegge 21 di queste donne “ coraggiose “ per l’Assemblea Costituente: Teresa Mattei e Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio, Angiola Minella, Rita Montagnana, Maria Nicotra Fiorini, Teresa Noce, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, Leonilde Iotti, Angelina Livia Merlin, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Laura Bianchini, Adele Bei, Bianca Bianchi.
Ognuna di loro ha avuto un ruolo determinante nella Costituzione Italiana, si sono impegnate nella società, nella scuola, negli enti locali.
Il riconoscimento dei figli naturali è un tema che sta molto a cuore a Bianca Bianchi, Laura Bianchini, dalla provincia di Brescia, in assemblea sostiene interventi in merito all’educazione ed in favore della scuola pubblica, Leonilde Iotti, in Assemblea Costituente lotta per la parità tra uomo e donna, poi divenuta Presidente della Camera dei Deputati per 3 volte, fino al 1992.
Maria Maddalena Rossi si è battuta per il riconoscimento della parità femminile sia nella famiglia che nel mondo del lavoro e sostiene il diritto delle donne di accedere e di partecipare all’amministrazione della giustizia in campo sia civile che penale.
Unitamente a Teresa Mattei lotta per aprire le porte della magistratura alle donne: il loro emendamento è bocciato al termine di un voto segreto, ma nel 1963 è approvata la legge n. 66 che consentirà alle prime donne di entrare nella magistratura: i primi 8 posti sono tutti di donne!!!
Ma il frutto più importante del loro lavoro – dovuto in gran parte a Teresa Mattei – è l’inserimento nell’articolo 3 della Costituzione, che dispone l’uguaglianza dei cittadini dell’indicazione “senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali “.
Vittoria Titomanlio, originaria di Barletta, si batte per difendere l’autonomia regionale come espressione di libertà e democrazia e a sostegno della pubblicazione da parte dei giornali delle rettifiche di notizie su persone di cui sia stata lesa la dignità.
Queste alcune delle 21 donne che entrate nell’Assemblea Costituente il 2 giugno 1946 cambiarono la Costituzione Italiana.
Il 21 marzo, alle ore 9,30, nell’Itis di Trani “Aldo Moro “di Trani, l’Ugci Trani” Renato Dell’Andro “farà conoscere queste donne, dimenticate da tutti e cadute nell’oblio, agli studenti dell’Istituto Tecnico di Trani, del Liceo Classico “Francesco De Sanctis “di Trani e dell’Istituto “Leontine- De Nittis “di Canosa di Puglia.
I relatori la Dott. Eliana Di Caro giornalista del Sole24 ore ed il Presidente dell’Ugci consentiranno agli studenti di conoscere il volto ed il lavoro di queste donne che tanto hanno fatto per l’Italia ma che nessuno ha mai saputo.
Dott.ssa Giuseppina Paracampo
Presidente Ugci Trani