«Trecentomila euro per pilotare una sentenza». Nardi, nuovamente indagato, replica: «Mai chiesto nulla»

Intervista a Michele NARDI

Ancora un procedimento a carico dell’ex Gip di Trani, Michele Nardi, con contestazioni a suo carico riguardanti un dibattimento innanzi la Commissione tributaria di Bari.

pubblicità

Al magistrato è stata notificata la conclusione delle indagini per tentata concussione, in concorso con il commercialista Massimo Soave, per avere chiesto, secondo la prospettazione accusatoria, 300 mila euro ad un barlettano che anni fa avrebbe voluto realizzare un albergo alle porte di Bisceglie. Il costruttore, in seguito alle verifiche effettuate dalla Guardia di finanza, era finito davanti alla Commissione tributaria per dichiarazione infedele.

Secondo quanto ha riferito Repubblica, nel momento in cui stava per iniziare il processo all’imprenditore sarebbero arrivate delle proposte penalmente rilevanti e Nardi, con l’intermediazione di Soave, avrebbe chiesto soldi affinché la causa andasse in favore dell’imprenditore barlettano. La vittima, però, non si sarebbe piegata al pagamento di alcuna somma ed avrebbe denunciato quanto avvenuto.

Il magistrato replica di non avere chiesto nulla: «La sentenza è stata emessa da un collegio di tre persone – fa sapere Nardi -, di cui non ero né il presidente, né il relatore estensore. Il denaro sarebbe stato richiesto da Soave, consulente del ricorrente e, a suo dire, diretto ai tre giudici del collegio. La presunta parte offesa – aggiunge – si è ricordata di sporgere denuncia 15 mesi dopo i presunti fatti di cui non c’è alcuna prova oggettiva, a parte il suo racconto. E non c’è alcuna prova di contatti fra me e Soave successivi ad aprile del 2017, mentre i fatti contestati risalgono ad un periodo da luglio a novembre del 2018».

pubblicità

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.