Trani, niente mensa per i figli dei morosi? Italia in comune: «Non si faccia di tutta l’erba un fascio»

L’amministrazione starebbe procedendo alla sospensione del servizio mensa per quei bambini che non fossero in regola con i pagamenti. Ovviamente la notizia, per gli esiti che avrà, non può che rendere preoccupati e tristi ma, ancora di più, lo è l’atteggiamento di chi dovrebbe amministrare questa situazione.
In un articolo sulla Gazzetta la responsabile afferma di non essere al corrente più di tanto del perché e dell’eventuale contesto in cui questo si è manifestato ma si lancia in dichiarazioni che sembrano giustificare un tale aberrante provvedimento senza un riscontro puntuale.
Non contestiamo il fatto che chi usufruisce di un servizio debba corrispondere quanto dovuto ma ci domandiamo in base a quale criterio pregiudizievole si definiscono “furbetti” coloro che non hanno pagato ancora le rette o le hanno pagate in parte?
Non ci piace che si faccia di tutta l’erba un fascio, alla base di tale ritardo ci potrebbero essere diversi motivi che hanno indotto le famiglie a tale situazione.
E se invece fossero in difficoltà economica ed il lavoro non gli consentisse di tenere i figli a casa?
Non potrebbe trattarsi anche di un problema legato alla registrazione automatica delle giuste presenze o assenze tramite app?
Si sono posti questa domanda i responsabili del servizio?
Davvero si ritiene che 10 centesimi di euro (il costo di una bottiglietta d’acqua) possano rappresentare un aggravio di spesa tale da giustificare un innalzamento dei costi? L’azienda si è espressa in tal senso?
Riteniamo che la situazione vada affrontata con serietà e, perché no, con un cambio di passo.
Perché non seguire lo splendido esempio del comune di Sammichele di Bari che fino al 2027 offre gratuitamente la mensa ai suoi piccoli concittadini (fino a 6 anni, ndr) con motivazioni ancora più degne e costruttive del gesto stesso: «Consumare un pasto in comunità non significa condividere soltanto il cibo ma, piuttosto, utilizzarlo come occasione di socializzazione».
Ultimamente abbiamo l’impressione che tra gli italici sport stia prendendo piede l’attacco ai più deboli e fragili, ai più bisognosi, utile tanto a far parlare di sé quanto a scansare precise responsabilità che impongono all’apparato amministrativo il controllo puntuale delle singole situazioni prima di sparare con leggerezza nel mucchio confermando così l’italico…. “ tanto così fan tutti”!

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Italia in comune – Il segretario – Vincenzo de Simola

Il gruppo consiliare: Tommaso Laurora; Mariangela Scalandrone; Felice Corraro; Erika Laurora

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