Avevamo prospettato questa mattina grossi disagi per la circolazione a causa dei lavori in corso per l’implementazione della rete del gas metano, che si sono incrociati e sovrapposti al mercato settimanale. Effettivamente sono state pesanti le conseguenze per la circolazione automobilistica e, tra le tante proteste, registriamo quelle della signora Angela, che riferisce di avere vissuto un’autentica odissea.
«È stata un’esperienza allucinante. Io voglio soltanto sapere il sindaco e l’assessore dove sono, perché questo significa non conoscere i problemi di Trani. Stamattina ho impiegato 45 minuti per percorrere con l’auto il tratto da via Tasselgardo, dove lavoro, a via Martiri di Palermo, dove abito. Posso anche capire che stanno facendo i lavori e che c’è anche il mercato, la cui utilità è anche da mettere in dubbio perché il martedì è un caos. Ma non capisco perché non abbiano segnalato che, andando su via Tolomeo, comunque la strada poi era chiusa perché c’era il mercato».
E qui arriva l’esperienza che lascia incredula l’automobilista: «Sono arrivata da via Malcangi, ho svoltato al semaforo, mi hanno deviato in via Tolomeo, mi hanno fatto percorrere tutta via Tolomeo, sono arrivata in fondo all’altezza di via Pisa, sono dovuta tornare indietro perché c’era il mercato e praticamente sono andata a passo d’uomo perché mi hanno detto: “No, dovete andare in via Corato perché soltanto di là si può passare. Questo è veramente uno scempio: non si può bloccare una città così come hanno fatto anche domenica scorsa. Trani che già è soffocata dal traffico e io ho il diritto, come cittadina tranese, di avere la mia viabilità perché è impossibile restare prigioniera per tre quarti d’ora nella mia macchina. Se c’è da fare qualcosa, io sarò la prima a scendere in campo».
Proprio stamattina il sindaco ha presentato gli sconti sugli abbonamenti dei mezzi pubblici, invitando tutta la cittadinanza ad utilizzarli: può essere l’utilizzo del mezzo pubblico una prima risposta? «I mezzi pubblici mi vanno anche bene, ma purché viaggino con frequenze più ravvicinate. Qui a Capirro la circolare passa ogni tanto. Ma, ripeto, è mancata l’organizzazione: sarebbe bastata anche una semplice segnaletica stradale e invece nulla: non è corretto, né rispettoso nei confronti degli utenti».