Dunque, “Cattedrale all’alba” doveva essere, e “Cattedrale all’alba” è stata. Ti piace vincere facile? Niente affatto. “È stata durissima!”, le prime parole di Tommaso Regina, presidente de “I Fiati” – Associazione Biagio Abbate, nei ringraziamenti finali a fine concerto. Si dovevano rispettare i dettami dell’Intendenza, e con grande correttezza, lo si è fatto, pur dovendo in parte privare il pubblico della visione “contemporanea” di musica e alba.
Che qualcosa di veramente magico, in questa alba tranese, stesse per aver luogo, lo si avvertiva distintamente nell’aria, sin dalle prime ore del mattino, quando numerosissimo il pubblico (delle grandi occasioni), prendeva man mano posto in piazza Duomo. Niente faceva rumore, né il mare, né una leggerissima brezza, né la calura (in tregua per qualche ora stanotte), né gli umani, adeguatisi ad un religioso silenzio.
Alle 5 in punto, la bella e sicura voce ‘fuoricampo’ di Emma Ceglie introduce senza troppi fronzoli, l’orchestra sinfonica della provincia Bat “Biagio Abbate”: 50 Maestri d’Orchestra, diretti dal M° Benedetto Grillo, bacchetta ormai sopraffina.
C’è un ‘timing’ da rispettare, perché man mano che il sole sorgerà dovranno risuonare “in sincrono” le note del programma, per cui subito brividi con “Time” di Hans Zimmer.
I maestri sono in forma e l’acustica “aiuta” tantissimo. Il direttore d’orchestra avverte il ‘pathos’, sente che tutto ciò che era stato provato (nottetempo!) sta funzionando alla perfezione, e la bacchetta si fa farfalla. Vengono fuori note che volano verso il cielo, insieme ai palloni aerostatici, liberati sul mare. Passaggio “Morricone”, eseguito ad un livello di eccellenza, riconosciuto persino dal M° Nello Salza (prima tromba a fianco dello stesso Ennio nazionale). Fra il pubblico, magone, qualche lacrima (intravista dallo stesso Tommaso Regina, come dirà più tardi).
L’Orchestra sembra essere in “trance agonistica”, le armonie ormai vanno in automatico, gli applausi alla fine di ogni brano sono convinti e “invitanti” (in vista del ‘bis’). Intanto, fra un brano e l’altro ormai è alba fatta. Perchè, come spesso capita, quasi non ci si accorge di come passa il tempo quando si sta bene. Passando per “Il Mattino di Grieg”, il trittico finale (Gladiatore, Pirati dei Caraibi, Star Wars), inclusivo di doppio bis, è un tripudio di emozioni da Oscar, e non in senso strettamente ‘Hollywoodiano’. I “battiti” ci sono, e sono tutti qui, ora e adesso.
L’evento della estate tranese è giunto alla fine, ma sui titoli di coda nessuno vuole scrivere “The End”, né Tommaso Regina, né l’Avv. Antonio Belsito della Fondazione Biagio Abbate, Bisceglie, né il Direttore Benedetto Grillo, né l’assessore Cecilia Di Lernia che ha fortemente voluto questa 1^ edizione de “Cattedrale all’ alba” a Trani, e dal palco ha tenuto a ringraziare l’ex collega alla cultura Lucia De Mari.
La speranza diffusa è che sia davvero un ‘arrivederci’.
Tommaso De Cillis





