Oltre dieci minuti di spettacolo pirotecnico ininterrotto, davanti agli occhi di centinaia di persone giunte da ogni parte della città.
Libero l’incrocio fra via Andria, corso Matteo Renato Imbriani e via Don Nicola Ragno, strade e parcheggi intasati dalle auto affluite da ogni parte della città, tutti col naso all’insù e telefonini inchiodati verso il cielo per riprendere una tradizione che si è rinnovata anche quest’anno, frutto delle collette del quartiere e della ormai constatata presa d’atto che si tratti di uno spettacolo impossibile da fermare.
Rinviati ad altra data i fuochi del Festival dell’arte pirotecnica, quella di via Andria è così diventata l’unica attrazione del genere del Capodanno e, mai come quest’anno, sembra avere richiamato con il solo passaparola un gran numero di cittadini, famiglie al completo e gente di ogni età, con le mascherine non sempre presenti sui volti.
Anche quest’anno, peraltro, nessun incidente e clima sereno prima, durante e dopo la manifestazione. Alle 20:30 tutto finito e tutti a casa, felici per esserci stati.
Questa e’ incivilta’ bella e buona. Ma quale e’ il significato di questi fuochi? Gli SPETTATORI avevano tutti la mascherina? Adesso si comincia, a giudicare dalle entusiastiche parole, a dare un alone di legalita’, spettacolarita’ e quasi sacralita’ ad una pratica insignificante, illegale e vietatissima. Ma vi volete svegliare ed aprire gli occhi? Le cose vietate non sono mai spettacolari. Mi meraviglio di chi le enfatizza: i fuochi SONO ILLEGALI.
Povera e trani che nn ha un ospedale,e sono più di 10 anni che nn nasce un tranese,parla su cose importanti se hai a cuore la città