Ancora oggi, nonostante le buone intenzioni, troppi bambini vedono negati i loro diritti ad assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione e protezione adeguati, cosicché anche per rispondere in modo urgente al crescente disagio psicosociale e promuovere nei territori maggiori sforzi per prevenire e tutelare la salute mentale ed il benessere psicosociale delle bambine, bambini ed adolescenti, a Trani presso l’auditorium San Luigi, il 23 novembre scorso, è stato organizzato un interessante convegno dal titolo: “Dall’emergenza educativa alle comunità educanti”, un incontro che si è dimostrato proficuo nei contenuti e nelle iniziative che si andranno ad intraprendere, fortemente voluto dalla Consigliera Regionale Debora Ciliento da tempo impegnata, in prima persona, a favore ed in difesa dei minori a presidio dei loro diritti. «È stata l’occasione per parlare di emergenza educativa che troppo spesso vede i bambini e gli adolescenti protagonisti di storie complesse che alimentano le pagine di cronaca dei nostri territori. Questo incontro l’ho voluto per porre dei punti di riflessione alla comunità, per accendere i riflettori, per essere attenti a quelli che sono i bisogni dell’infanzia. In questi giorni – ha continuato la Ciliento – è stato istituito l’“Osservatorio Regionale dei Minori” che io ho fortemente voluto grazie alla collaborazione di Ludovico Abbaticchio, Garante per l’Infanzia, e dell’Assessora al Welfare Rosa Barone della Regione Puglia, una tappa importante perché ci permette di leggere sul territorio regionale quelli che sono i bisogni dei bambini e capire se ciò che è in campo risponde a questi bisogni e di cosa è necessario ancora fare»
Il convegno ben moderato da Francesco Saverio Rossi, giornalista di Tele Dehon, ha visto intervenire diverse personalità istituzionali che hanno voluto ribadire come sia importante che il tema venga affrontato e presidiato da più parti ed in sinergia; il saluto della Città di Trani è stato portato dal Vice Sindaco Fabrizio Ferrante che, facendo riferimento ai recenti episodi cittadini di bullismo e di vandalismo, ha detto come: “Oltre che di emergenza educativa si possa anche parlare di povertà educativa, di una mancanza, per le nuove generazioni, di punti di riferimento valoriali e modelli ai quali tendere; non sarà mai una questione di controllo, possiamo mettere tutte le telecamere che vogliamo – ha detto Ferrante – ma se non operiamo per sanare il tessuto sociale sarà tutto inutile”.
Rossana Riflesso, Prefetto della provincia Barletta Andria Trani, è stata chiara: “L’azione repressiva, talvolta necessaria in alcuni casi, non è la soluzione soprattutto quando si parla di fasce giovanili, ciò che è importante è invece l’azione preventiva di formazione. Questi convegni sono importanti perché coinvolgono le varie agenzie del territorio e permettono di individuare delle strategie condivise che sono sicuramente efficaci. La Prefettura, per le competenze proprie, ha grance attenzione al disagio giovanile e degli effetti che questo disagio determina”.
Ludovico Abbaticchio, Garante dei diritti del minore della Regione Puglia, ha voluto ribadire come: «La questione emergenziale educativa si sia acuita durante la pandemia, al di là dei dati statistici che hanno individuato nell’isolamento, nella didattica a distanza e nella mancanza di partecipazione collettiva da parte dei ragazzi alla vita normale, le cause di depressione, casi di autolesionismo e abbandono scolastico perché non tutte le famiglie avevano i sistemi di comunicazione per la DAD, questo soprattutto nella fascia di ragazzi fra i 12 ed i 15 anni. Se parliamo di minori e delle loro problematiche – ha continuato Abbaticchio – la questione non è, politicamente, né di destar e né di sinistra, è trasversale, certo si sono diverse sensibilità a seconda delle situazioni, ma l’obbiettivo della scuola, della famiglia, del terzo settore è quello di trovare soluzioni condivise, bisogna investire denaro pubblico, lo stiamo facendo con i fondi del PNNR, investendo della edilizia scolastica, nella sanità per i servizi a favore di questi ragazzi».
Riccardo Greco, Presidente del Tribunale dei Minori di Bari, nel dare valore e significatività ad iniziative come quella del Convegno organizzato: «Servono a creare una coscienza sociale, a comprendere di più i problemi ed a cercare di ripartire le responsabilità perché ognuno faccia il suo. Certo, non c’è dubbio, le parole si devono tradurre in fatti – ha detto Greco – ma la capacità di diffusione delle idee, le concertazioni che si possono creare e di relazioni interpersonali che si creano all’interno del convegno, possono sortire dei risultati positivi e concreti».
Nel video servizio le interviste a Debora Ciliento, Rossana Riflesso, Ludovico Abbaticchio, Riccardo Greco e le dichiarazioni di Fabrizio Ferrante, di Giovanni Cassanelli e Giuseppina Tota, Dirigenti Scolastici rispettivamente della «Scuola Secondaria, Rocca-Bovio-Palumbo» e del «II^ Circolo Didattico – Mons. Petronelli» di Trani
