Angelo Lombardi (56 anni, di Barletta), Giuseppe Fiore (58, Bari) e Riccardo Regano (58, Andria) sono le tre persone nei confronti delle quali il Gip del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, su richiesta del pubblico ministero, Marcello Catalano, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere ordinando anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un’impresa di onoranze funebr,i un carro funebre, quote sociali di una pizzeria e un bar, un’autovettura. Nel procedimento risultano indagate a vario titolo altre 10 persone.
Ai tre arrestati viene contestato il fatto di avere, in concorso fra loro, costretto il titolare di una pizzeria concorrente, ubicata a Trani alla pari di quella riconducibile agli indagati, a consegnare loro denaro nonché lo stesso esercizio commerciale, arrivando persino a incendiargli la vettura.
A Lombardi, insieme con altri indagati ed indagate viene anche contestata la titolarità di fatto di un’impresa di onoranze funebri fittiziamente intestata ad un prestanome (poiché lui sarebbe gravato da precedenti che gli avrebbero ompedito di assumerne la titolarità diretta) dopo avere chiuso la propria.
Lo stesso Lombardi, sempre secondo gli inquirenti, sarebbe stato il titolare di fatto dell’anzidetta pizzeria di Trani, intitolata a un prestanome.
Fiore, a sua volta, dalle carte risulterebbe essere il titolare occulto di un bar, sempre a Trani, intestato fittiziamente a sua moglie.
Fra gli indagati, anche un maresciallo maggiore dei Carabinieri, perché avrebbe omesso di denunciare alcune delle notizie di reato oggetto dell’indagine in corso.