«Abbiamo ancora un titolo di Eccellenza, vogliamo giocare in Eccellenza e vogliamo giocare a Trani». A parlare è di nuovo un Quarto, ma questa volta si tratta di Nicola, vale a dire il padre di Danilo, patron della Sly evaporata da Trani nella notte fra sabato e domenica, facendo insorgere la tifoseria ed indispettire non poco il sindaco Bottaro.
Quarto senior, durante la diretta televisiva e web del canale Barimania, ha parlato di «una leggerezza da parte di mio figlio, legata soprattutto al dispiacere di non avere mai avuto l’opportunità di mettere piede nello stadio comunale, all’interno del quale avrebbe voluto cominciare a programmare l’attività sportiva in vista dell’inizio della stagione. Danilo aveva intenzione di portare a Trani anche un polo televisivo importante e sponsor internazionali. Più volte ha chiesto di avere a disposizione qualcuno che gli aprisse lo stadio, ma questo non è avvenuto».
Molti tifosi avevano già sottoscritto centinaia di abbonamenti e in molti hanno parlato di truffa a loro danno: «La Sly Service – spiega Nicola Quarto – lavora con le più grandi aziende europee, ha avuto brand importanti da seguire e sicuramente non vuole arricchirsi con quel numero di abbonamenti che sono stati fatti. Sicuramente ci si aspettava una campagna abbonamenti più importante, ma in ogni caso non avrebbe coperto neanche un quinto delle spese già sostenute. Ecco perché non si deve parlare di truffa: a fronte di 25.000 euro di abbonamenti c’è stata già una spesa di 100.000 euro per acquistare i giocatori».
Dunque, fra i presunti pochi abbonamenti e gli ancor meno presunti sostegni economici da parte degli sponsor, evocati dal figlio, Quarto senior ha puntato invece il dito contro l’amministrazione comunale, presunta area di non avere mai risposto alle sollecitazioni della Sly.
Quarto senior, però, dimentica che lo stadio è rimasto chiuso fino a 1mo agosto e che il custode dello stadio è la società Apulia Trani, che lo ha in assegnazione provvisoria fino al prossimo 31 dicembre. Ed in quello stadio, inoltre, almeno fino a prova contraria, ha diritto a giocare anche l’altra società di Trani, che si chiama Vigor e sta saldando i debiti con il Comune.
Se la Sly vuole entrare nello stadio per farci tutto quello che sogna, prima partecipi ad una gara di appalto per la gestione pluriennale, la vinca e solo allora si prenda tutte le chiavi del mondo per svilupparci i suoi progetti.
Nicola Quarto ha parlato a nome della Sly, che è sembrato avere preso in mano a tutti gli effetti, annunciando la fine del rapporto con l’allenatore Claudio De Luca, il licenziamento del direttore generale Pierluigi De Lorenzis e l’addio di un solo giocatore, Marino Faliero, che si è accasato ad Acquaviva solo perché lì ha trovato un lavoro. Gli altri sarebbero ancora tutti a disposizione.
Quanto ai soldi degli abbonamenti da restituire, Quarto senior ha proposto un’opzione ai tifosi: «Prima torniamo a Trani subito dopo ferragosto, ricomponiamo tutto, superiamo le incomprensioni e presentiamo il progetto. Poi, se non ne saranno convinti, potranno chiedere la restituzione del denaro».
Dopo questa ennesima, nuova puntata della telenovela la domanda è una sola e persino banale: Trani, soltanto poche ore fa sportivamente tradita e quasi umiliata nel suo intimo, crederà ancora ai Quarto?