Come già riferito nei gironi scorsi, il servizio integrato della sosta a pagamento ha già un promotore, sulla base del cui progetto sarà emanato il bando per il projet financing, rivolto ad un operatore che poi lo gestirà concretamente.
Nel frattempo, però, stanno per scadere i sei mesi di proroga ad Amet dell’attuale servizio della sosta a pagamento, che comprende circa 1100 stalli di parcheggi a raso che, nel 2020, hanno fruttato circa 400mila euro di incassi.
L’ipotesi più probabile è che si vada in proroga tecnica fino a quando non sarà stata emanata ed aggiudicata la gara per la gestione pluriennale del servizio, che dovrebbe essere novennale con la possibilità di un’ulteriore proroga di altri nove anni.
Ma c’è anche un’altra scadenza importante dietro l’angolo: infatti, il 31 dicembre termina anche il noleggio dei parcometri per la sosta a pagamento, forniti da un’azienda di Genova con la quale Amat aveva sottoscritto, a metà del 2019, un contratto di 12 mesi (rinnovati di altri 6) con la formula «rent to buy», vale a dire acquistare i parcometri al termine del noleggio, oppure restituirli.
Sono questi, dunque, i giorni in cui si decide anche su questa importante partita. Per il sindaco, Amedeo Bottaro, «sarà importante, insieme con la nostra azienda, fare una valutazione sulla congruità dell’acquisto dei parcometri che già abbiamo, oppure rivolgerci ad un altro operatore che ci permetta di utilizzare altre colonnine a noleggio fino a quando non avremo aggiudicato la gara e, dunque, l’operatore che l’avrà vinta potrà installare i suoi».
Il rischio concreto cui si va incontro è che, dal 1mo gennaio, Trani si ritrovi di nuovo senza quei parcometri che cittadini, automobilisti di comuni limitrofi e turisti richiedevano a gran voce da anni. Va anche detto, però, che nel frattempo sono sempre disponibili gli altri due sistemi di pagamento della sosta fra le strisce blu: il vecchio grattino; le innovative app per il pagamento tramite smartphone.
