Record di ambulanze in coda questo pomeriggio all’ospedale Dimiccoli, di Barletta. La foto a corredo ne documenta ben sette nell’attesa che l’equipaggio possa sbarellare il paziente all’esito del percorso covid obbligatorio, prima che il paziente sia destinato al reparto deputato a trattare la sua patologia.
Sono scene sempre più frequenti in questo come in tutti gli altri ospedali della Bat, di Puglia e d’Italia, ma il problema non è tanto nella coda in sé, peraltro ampiamente prevedibile in un periodo di seria emergenza come quello che stiamo attraversando, quanto piuttosto nel tempo che la permanenza in coda sottrae alla disponibilità sul territorio di ciascuna di quelle ambulanze.
Trani, così come tanti altri comuni, rischia durante quelle attese di essere completamente scoperta e pertanto, ove si chiamasse il 118 per un’emergenza, l’ambulanza potrebbe non esserci perché in quel momento si trova, appunto, in coda al Dimiccoli o presso un altro ospedale della Bat.
Tutto questo, al netto di strutturali criticità del sistema sanitario, dovrebbe indurre ciascuno ad un’ulteriore riflessione sulla responsabilità dei comportamenti da adottare per evitare, soprattutto a seguito di sciocchezze, di concorrere a condurre in tilt il sistema sanitario stesso.