Consigliere comunale uscente nelle file di Cittaperta, Sergio D’Addato, architetto, non si era ripresentato alle Comunali del 13 giugno. La sua assenza dalla lista del movimento civico, tuttavia, non rappresentava una rinuncia alla partecipazione attiva alla vita politica della Città . D’Addato, in cuor suo, sperava che l’eventuale vittoria della coalizione a sostegno di Carlo Avantario potesse aprirgli le porte ad una responsabilità maggiore. Il sindaco, infatti, l’ha premiato conferendogli la delega di assessore all’urbanistica e lavori pubblici, vale a dire la ripartizione più "visibile" nella misura in cui trattasi di opere pubbliche ogni giorno esposte all’occhio vigile del cittadino.In fondo, quando nelle vesti di consigliere d’opposizione Sergio D’Addato parlava spesso di "scandire i tempi di questa Città ", il futuro assessore si riferiva proprio a due ordini di questioni: "Da un lato – spiega il neo-amministratore comunale – la politica urbanistica delle grandi occasioni, dall’altro i piccoli problemi che i cittadini quotidianamente ci segnalano e non permettono loro di vivere questa Città come vorrebbero".Cominciamo dalle grandi occasioni. C’eravamo lasciati con un Piano Regolatore bloccato in Consiglio Comunale e con l’impegno, da parte vostra, a riportarlo all’esame dell’assise cittadina alla prima riunione utile. Quando e da dove ripartirà l’iter del nuovo Prg? La prima fase sarà quella di definire un piano legittimo di iter burocratico in virtù delle cose fatte fino a questo momento. Una volta compreso e definito il percorso, partiremo immediatamente con un’analisi molto approfondita sul documento che è già in possesso di quest’Amministrazione, un’analisi che non fu possibile, per ragioni di tempo, effettuare con la passata Amministrazione. La cosa fondamentale è capire se questo Prg è proprio quello che la Città merita. I tempi? Se non procediamo alla definizione legittima del percorso non posso permettermi di scandirli in maniera precisa, ma non avrò alcun problema a farlo quando la prima parte sarà stata espletata.Spostandoci dalla grande alla piccola urbanistica, c’è però un problema centrale del quale si parlò molto nelle ultime riunioni del Consiglio Comunale, vale a dire l’opportunità o meno di mantenere in piedi la Commissione Edilizia. Infatti, secondo molti addetti ai lavori, quest’organismo sarebbe totalmente superato dai poteri sostitutivi che la legge riserva ai dirigenti.Mi risulta che vi sono precise norme in tema di urbanistica che prevedono un parere esplicito della Commissione Edilizia. Pertanto, in presenza di riferimenti legislativi che ne richiederanno il pronunciamento, quest’organismo rimarrà . Qualora, invece, del parere della Commissione Edilizia si possa anche non tener conto, soprattutto al fine di snellire e velocizzare le procedure burocratiche, lo faremo senza problemi.Veniamo ora ai piccoli problemi – che tanto piccoli non sono – di tutti i giorni: pensiamo, per esempio allo stato fatiscente di molte strade cittadine. Quali le priorità ?Non solo le strade, ma anche i marciapiedi. E poi, soprattutto, la riqualificazione delle piazze come luoghi non di transito, ma in cui la gente davvero si sofferma, s’incontra, socializza. Impegno preciso di quest’Amministrazione, dunque, sarà da un lato eliminare le precarietà diffuse sul territorio, dall’altro far sì che la gente riconquisti le piazze come veri e propri centri di socializzazione e crescita della collettività .
Parlano i nuovi assesori: Sergio D’Addato
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