Papa Francesco è ricoverato da ieri pomeriggio al Policlinico Gemelli di Roma, per curare un’infezione respiratoria. Se questo non fosse accaduto avrebbe preso parte alla trasmissione televisiva di Rai1 «A sua immagine» che andrà in onda venerdì 7 aprile alle 14.
La registrazione della trasmissione è avvenuta comunque, ad essa ha partecipato don Raffaele Sarno cappellano del carcere di Trani che racconta così il vortice di emozioni vissute in queste ultime ore :«Ormai lo hanno scritto tutti i giornali che Papa Francesco ieri pomeriggio ha annullato la registrazione del programma “A sua immagine”. C‘ero anch’io, invitato dalla Rai per parlare, insieme ad altri cappellani, volontari, magistrati e agenti di polizia penitenziaria, del mondo carcerario. A me toccava in particolare commentare l’intervista a due donne della nostra Casa di Reclusione. Ci avevano detto che il Papa si sarebbe collegato da Santa Marta, ma grande è stata la nostra sorpresa quando la presentatrice Lorena Bianchetti, una donna squisita e veramente amichevole, ci ha comunicato che il Papa sarebbe venuto in persona a Regina Coeli, dove il programma sarebbe stato registrato. Figuratevi la nostra emozione: essere seduto insieme al Pontefice, sentirlo parlare a due passi, essere ascoltato da lui nella propria testimonianza. Già era stata predisposta la sua sedia ed eravamo in fervida attesa. Poi Lorena , col volto teso e triste, ci ha detto che il Papa non sarebbe più venuto, aveva la febbre alta e quasi non riusciva a parlare. Più tardi abbiamo saputo che addirittura era stato ricoverato al Gemelli.
Abbiamo registrato lo stesso, ma naturalmente con animo diverso. È’ andato tutto bene, ma il il pensiero e la preghiera va a Papa Francesco, perchè il Signore ce lo preservi, giacché la Chiesa ha ancora bisogno di lui».
