Maglie, colori e passioni differenti sotto l’ombra del campanile: Bunker 2016. Video

Maglie, colori e passioni differenti sotto l’ombra del campanile: Bunker Trani
Il “Bunker Trani” è un ristretto gruppo privato, con sede in via Margherita di Borgogna 11, i cui fondatori sono Savio Leone, Nico Curci, Simone de Feo, Matteo Precchiazzi, Jacopo Palmieri Gigi Mazzilli, Franco Lamanna, Manuele Pappolla, Giacinto Martinelli, Luca Pasquadibisceglie, Alberto Damato, Gigi Porro e Nicola Risco.

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STORIA
La storia parte da un ex locale in via Ognissanti. Un posto senza luce, senza divani, molto sporco. La soluzione fu utilizzare delle pedane e da qui parte questa avventura. Si decise di dare il nome di “bunker”. L’aneddoto di chiamarsi cosi nasce dal fatto che, tramite messaggio, si scoprì che non c’era connessione. Dal 2015 è stata la sede del gruppo. Era arredato di sciarpe, ma lo scopo era quello di combattere l’inverno in maniera differente per stare tutti insieme, giocando alla play station o guardando le partite e cercare un momento di condivisione, essendo un gruppo di amici. Il rapporto, naturalmente, si è rafforzato e si è arrivati a fare altre esperienze. Dopo 5 anni, c’era bisogno di spazi più grandi, e dunque si cambiò la sede. Un giorno di marzo venne l’idea di partecipare ad alcuni tornei di calcio, raggiungendo alcuni successi sportivi. Il percorso calcistico prende il volo con il torneo “UISP”, che consta di una fase provinciale, una regionale e una nazionale con la fase finale a Rimini. L’anno dopo il gruppo si è unito a una società già esistente, la Soccer Trani, per affrontare il campionato di terza categoria l’anno scorso e, quest’anno, quello di promozione.

ANEDDOTI E TRASFERTE
La trasferta più lontana è stata a Rimini, in occasione della fase nazionale del torneo UISP. Mai si avrebbe pensato di riuscire a vincere. In quell’occasione, il tempo a disposizione tra una partita e l’altra era poco, quindi le maglie si lavavano in lavanderia con la speranza di riuscire a lavarle in tempo.
Un altro aneddoto, parla del nostro portiere che, molto goliardicamente, si appese alla traversa e cadde. Altri aneddoti ce ne sarebbero, ma sono più riservati. È stata una trasferta difficile da organizzare, visti i tempi molto brevi.La cosa più bella è che si è creata un’amicizia oltre il torneo. Il locale è rimasto un punto fisso per la squadra ancora oggi.

GLI OBIETTIVI
A livello del locale, l’obiettivo è quello di mantenere questa solidità, a livello calcistico far sì che tutto continui cosi, pedalando a testa bassa con i nostri saldi obiettivi. Mantenere questa organizzazione sarà fondamentale, nel momento in cui le situazioni si faranno più difficili. L’ambizione c’è e ci sarà sempre.

DA BUNKER TRANI A SOCCER TRANI
La scelta di eliminare la denominazione “bunker” è stata pensata molto. Si è giunti a questa conclusione per dare risalto alla continuazione del progetto Soccer Trani a livello di settore giovanile, soprattutto per rendere uniforme il tutto. Con due denominazioni diverse sarebbe stato complicato perché si è un tutt’uno dai bambini fino ai grandi. Anche se non presente ufficialmente, la scirtta “bunker” rimarrà sempre.

Jacopo Nugnes & Pietro di Gregorio

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