Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha tirato le somme di un anno duro come quello che sta volgendo al termine. Un 2020 che ha visto anche a Trani contagi e decessi per il Covid-19, momenti che hanno segnato la vita del primo cittadino.
«Prendiamo quel che di buono c’è stato nel 2020 – ha detto Bottaro -. È stato un anno che ci ha dato una grande forza e che ha fatto venir fuori il meglio di ognuno di noi. Il mio bilancio è positivo relativamente alle modalità con cui i cittadini hanno affrontato questo periodo. La città si è distinta: ho scoperto una Trani molto più matura, ordinata e disciplinata. In tutti i tavoli istituzionali è emersa la differenza e questo è merito della città: Trani è stata capace di affrontare nel migliore dei modi un momento drammatico, fatto di restrizioni e limitazioni».
Bottaro ha spiegato ai nostri microfoni anche il momento più bello e più brutto del 2020: «Le manifestazioni di affetto ricevute nel momento più difficile della pandemia mi hanno ripagato di tanti sacrifici. Ma i decessi da Covid hanno segnato profondamente la mia vita: penso ai loro familiari e ai loro occhi disperati».
Il 2020 della città di Trani ha visto anche il grande bluff, rappresentato da Danilo Quarto, e la grande scommessa vinta della raccolta differenziata porta a porta: «In futuro spero che il palcoscenico calcistico sia consono al livello della città: questo è un augurio che faccio non da tifoso, ma da Sindaco. Anche lo sport in una città come Trani deve raggiungere alti livelli. E questo vale per tutti gli sport tranesi. La grande scommessa vinta, invece, è stata la raccolta differenziata: abbiamo visto gli errori degli altri e abbiamo cercato di non ripeterli».
L’ultimo appello del 2020 alla città e i primi obiettivi del nuovo anno: «Chiedo alla città di vivere l’ultimo dell’anno in maniera sobria, senza fuochi illegali e senza esagerare con quelli legali. Per il 2021 organizzeremo il piano delle vaccinazioni e lavoreremo sul piano dei parcheggi, la riqualificazione della darsena comunale e dell’ex Angelini».