Ici, non si cambia. L’aliquota dell’imposta comunale sugli immobili resta fissa anche quest’anno al 5 per mille. Lo ha deciso il consiglio comunale approvando a maggioranza il relativo provvedimento, non prima però che una serie di proposte dell’opposizione in altra direzione venissero rigettate dalla stessa assise cittadina. In particolare è stato Gagliardi, dei Socialisti Democratici, a proporre un articolato emendamento che fissava delle detrazioni per le fasce sociali più deboli, mentre Spallucci della Destra di Trani e Biancofiore di Ambiente Club hanno chiesto un innalzamento dell’aliquota per le case sfitte. "Tutto questo denota – ha quindi commentato Attivissimo per Cittaperta – come l’Amministrazione si muova seguendo una logica ragioneristica, senza basarsi su studi di fondo e non tenendo conto delle agevolazioni che ci vengono dal legislatore". L’assessore al ramo Simone, dal canto suo, ha spiegato che la scelta dell’Amministrazione è stata quella di non applicare aumenti dell’addizionale Irpef e della tassa rifiuti, che avrebbero colpito indiscriminatamente tutte le fasce sociali, lasciando immutata l’aliquota del 5 per mille in attesa che un complesso censimento delle unità immobiliari presenti sul territorio comunale – tuttora in corso – consenta di differenziare l’aliquota stessa. Sulla base del parere di inammissibilità del direttore di ragioneria, dottor Mignone, Gagliardi ha quindi ritirato l’emendamento, ma ha poi chiesto di mettere ai voti il ritiro di tutto il provvedimento, proposta bocciata a strettissima maggioranza. A quel punto la delibera è stata approvata con 14 voti favorevoli, 4 contrari e 6 astensioni.Successivamente ritirati, però, i previsti regolamenti per le entrate comunali e per la stessa Ici. Sempre di Gagliardi la richiesta di ritiro, motivata dal fatto che le proposte non erano state anticipatamente licenziate dalla Commissione Affari Istituzionali. Messa ai voti e respinta la proposta di ritiro, quando poi si stavano per discutere nel merito i 40 emendamenti al provvedimento proposti dallo stesso Gagliardi, è stato l’assessore Simone a prendere atto che il lavoro si sarebbe dovuto fare preliminarmente finendo per ritirare "sua sponte", quindi, le due delibere.«AMIU: SI PUÃ’ FARE DI PIÙ»Approvato il bilancio preventivo ’99 dell’Azienda Speciale Amiu, compreso il programma di massima degli investimenti fino al 2001. Nessun problema per il provvedimento in fase di votazione, ma da più parti si è posto in rilievo come le potenzialità dell’Azienda non siano sfruttate a dovere, e si è auspicata una maggiore collaborazione tra questa e l’Amministrazione comunale. Piazzolla (Comunisti Italiani) e Gagliardi si sono chiesti "se si sia mai interessata l’Amiu nell’ambito della progettazione del nuovo Piano Urbano del Traffico. Si è pensato a liberare le strade almeno per qualche ora per permettere lo spazzamento? Si è previsto di non deturpare il centro storico con antiestetici cassonetti? Attivissimo si è invece chiesto come affrontare il problema delle deiezioni dei cani e, altresì, di programmare per tempo e non con interventi tampone le disinfestazioni. Casiero di Cittaperta ha auspicato un maggiore coinvolgimento di tutte le scuole dell’obbligo per la raccolta differenziata. Ma l’osservazione più acuta è venuta da Zingarelli (Comunisti Italiani): "La città si è talmente estesa che va riperimetrata. A quel punto bisogna dotare l’Amiu di nuovo personale e mezzi idonei a coprirla interamente col suo servizio".QUANDO I POP FANNO LA DIFFERENZASempre in tema di gestione rifiuti, il consiglio ha anche varato il provvedimento che dispone la bonifica della vecchia discarica comunale in contrada De Cuneo. Per quest’operazione il Comune ha ottenuto un importante finanziamento Pop di oltre due miliardi, che serviranno ad eliminare il biogas residuo, ripianare il sito, recintarlo e piantumarvi all’interno un migliaio di alberi. Sarà però necessario migliorare il progetto, fermo a dieci anni fa, e realizzare, sempre su consiglio di Gagliardi recepito dall’assessore al ramo Sotero, l’impermeabilizzazione del sito con terreno argilloso (mai fatta) per evitare che gli agenti atmosferici in genere provochino spiacevoli danni all’ambiente e alla falda. NUOVO PRG: LO SI VUOLE VERAMENTE? Nei preliminari della riunione dello scorso 24 marzo soprattutto tre argomenti hanno tenuto banco: caso Ecoerre, situazione dell’iter del nuovo piano regolatore generale, acquisizione del vincolo archeologico sull’area Lapietra. Di quest’ultima notizia, resa nota dal consigliere della Destra di Trani Giovanni Ferrara, parliamo in altro spazio. Sta di fatto che questa nuova determinazione, insieme con imprevisti problemi riguardanti la relazione geologica, potrebbe ulteriormente far slittare l’adozione del Prg. Timori insussistenti per l’assessore Sotero: "La procedura è chiusa. L’Ufficio Tecnico a giorni consegnerà tutto il fascicolo alla IV Commissione Consiliare per il preventivo esame".Dichiarazioni ottimistiche alle quali hanno fatto da contraltare quelle "disilluse" dell’opposizione: "Se si vara il Prg prima della scadenza del mandato di quest’Amministrazione prendo i voti", ha detto ironico Zingarelli. "Purtroppo – ha proseguito – su quest’argomento sono stato un sognatore: è ben chiaro che non c’è la volontà politica di portare avanti il Prg, e questa appartiene ad un vero e proprio partito trasversale". "Partito trasversale? Chiediamoci piuttosto – ha replicato Tarantini di An – quanti consiglieri tra noi siano realmente compatibili con l’adozione del Prg e non siano depositari quindi di interessi particolari nella sua approvazione". Affermazioni che hanno messo in guardia D’Addato di Cittaperta: "Agitare lo spettro dell’incompatibilità significa preferire il commissariamento ad acta rispetto all’approvazione dell’organo consiliare. A me fa paura che una sola persona debba decidere per tutti noi". E Ferrara: "A me questa cosa puzza, perchè chi parla di incompatibilità si deve supporre abbia già visto il Prg…".CASO ECOERRE: SI VA IN PIAZZA?La proposta della coalizione di centrosinistra di celebrare un consiglio comunale in piazza sul caso Ecoerre ha trovato consenziente il sindaco: "Mi va bene tutto purchè non ci lascino soli nel combattere contro questo progetto. Visto che qui vengono le solite dieci persone, a questo punto riuniamoci all’aperto e facciamo venire anche le scuole". Biancofiore ha chiesto un referendum cittadino e, in ogni caso, "un atto forte che ribadisca il no della Città". Stessa proposta da Spallucci, che ha anche ricordato "che per tanto tempo siamo noi gli unici a batterci da soli contro la discarica". Dura l’opposizione: "Il problema Ecoerre è esclusivamente politico – hanno detto Zingarelli, Piazzolla e Gagliardi – e dobbiamo essere tutti coscienti che dipende da partiti del centrodestra omologhi alla nostra Amministrazione e da gente al di sopra di noi che vuol decidere per noi. È una pratica che sta trovando una corsia preferenziale rispetto ad altre ed alla quale dobbiamo ribellarci con tutte le nostre forze". Il Sindaco e Tarantini, respingendo le velate accuse di taciturna complicità dell’Amministrazione tranese ed escludendo la presenza di imposizioni superiori, hanno ricordato "che è naturale e doveroso dire no all’Ecoerre perchè Trani non ha vocazione industriale e quindi non può ospitare nel suo territorio un impianto in cui confluirebbero rifiuti che la Città non produce".VERSO LE ELEZIONIUn consiglio comunale che non si riuniva da tre mesi non poteva mancare di considerazioni politiche anticipatrici dell’imminente campagna elettorale. D’Ingeo dei Ds ha posto in risalto quanti problemi siano ancora sul tappeto nell’applicazione della pianta organica, Musicco di Cittaperta ha puntato il dito contro quelle che definisce "pessime condizioni generali del verde cittadino", Casiero e lo stesso Musicco si sono detti insoddisfatti di come si sia gestita la manutenzione dei pubblici edifici scolastici (il consigliere delegato Giardino ha però ribattuto punto su punto). Più ad ampio respiro le osservazioni di Attivissimo: "Stiamo per andare tutti a casa senza che quest’Amministrazione abbia partorito atti significativi: quali interventi hanno realmente cambiato il volto della Città? Quali provvedimento ne hanno favorito lo sviluppo? È infine grave – ha concluso il capogruppo di Cittaperta – che molti vecchi marpioni si riaffaccino alla politica accusando indistintamente tutta noi di inesperienza e tendendo a provocare nei cittadini un sentimento di rimpianto per il passato. Se questo accade è perchè quest’Amministrazione non ha saputo riavvicinare i cittadini al palazzo, anzi li ha allontanati ancor di più". Lapidaria la replica del sindaco: "Non parlo dei vecchi marpioni: lascio invece agli stessi cittadini il giudizio su di loro e su quanto abbiamo cercato di fare noi".
Ici: non si cambia. PRG: non si vota?
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