I Ds: «Parco e cave devono convivere»

Pur non citandola per nulla nel documento, è Legambiente l’implicito destinatario di una nota in cui i Democratici di Sinistra di Trani chiariscono meglio la loro posizione sul Parco dell’Alta Murgia. "Innanzitutto ribadiamo – premette il segretario dei Ds Mauro Mazzilli – che anche noi vogliamo un Parco ampio e dal territorio unitario, avendo un grande valore storico e naturalistico. La sensibilità per l’ambiente è viva e ben presente anche nel nostro partito, ma noi – passa a considerare Mazzilli – riteniamo che essa debba convivere con altre esigenze altrettanto importanti, che sono la difesa dell’occupazione e lo sviluppo". I Ds, peraltro, la pensano molto diversamente sulla presunta ingerenza di Trani sulla volontà dei Comuni del Parco. "Viviamo nel 2000 e non nel 1300 – ironizza Mazzilli -, ovvero nell’epoca delle autonomie locali inserite in contesti istituzionali più ampi, provinciali, regionali, nazionali. Quindi le scelte dei singoli Comuni devono tener conto delle esigenze e compatibilità più generali". Quest’ordine del giorno, insomma, minimizzato nella sua portata come semplice atto d’indirizzo "senz’alcun potere decisionale", per i Ds "è un grido d’allarme, un invito ad un senso comune di responsabilità perchè il Parco non diventi motivo del collasso economico della nostra Città. Non si chiede un ridimensionamento del Parco, ma un sacrificio di soli 3000 ettari su 96000, ovvero di una quota insignificante posta ai margini del Parco medesimo, per garantire le certezze economiche della Città". Un’altra implicita risposta a Legambiente è sulle valutazioni circa i presunti ritardi del Prg, argomento su cui Mazzilli è categorico: "Chi parla di lentezza amministrativa quale causa della nomina di un Commissario ad Acta dice cose sbagliate. La Regione Puglia – è la tesi di Mazzilli – ha nominato il commissario per il Prg dopo pochissimi giorni dall’insediamento del Sindaco e della Giunta, senza concedere neanche il tempo per cominciare i primi atti della vita amministrativa. Così facendo ha compiuto un atto gravissimo di prevaricazione politica, dopo aver tollerato per ben quattro anni i ritardi dell’Amministrazione precedente, dello stesso colore politico di chi oggi amministra la Regione Puglia. Questi sono i fatti".

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