Finalmente riaperto il campanile!

Duecentosettantasette gradini facili ed appassionanti. Si parte con il mare sotto i piedi, si arriva con il cielo sulla testa ed il panorama d’una splendida Città, e non solo, dinanzi agli occhi. Lo sguardo, infatti, si perde fino a Castel del Monte, in un orizzonte terreno nel quale si staglia chiaro il saliscendi delle Murge. Dalla parte del mare, invece, anche in una giornata soleggiata ma umida, quindi non limpida, riesci a distinguere abbastanza bene il Gargano. Se poi dovessimo parlare di quello che c’è tutt’intorno, non sapremmo da dove incominciare. Una cosa, però, balza subito all’evidenza: il tetto d’una Cattedrale che sembra lontana e, invece, è vicinissima perchè… ci siamo proprio sopra. UNA SCALA "EUROPEA"… Il nostro privilegiato punto di vista, infatti, è la sommità del Campanile della stessa Cattedrale, da pochi giorni riaperto al pubblico dopo il completamento dei lavori di restauro della scala interna. Nell’ambito del Novecentenario della Fondazione del Tempio, in particolare, il Capitolo Cattedrale ha celebrato un triduo liturgico al termine del quale s’è inaugurato e benedetto il nuovo manufatto. Realizzata in un anno e mezzo con Fondi Pop dell’Unione Europea acquisiti dalla stessa Archidiocesi di Trani, la nuova scala del Campanile, realizzata interamente in legno dalla ditta Costruzioni S.r.l. di Altamura, è il frutto di un progetto degli architetti Enrico Cassanelli e Giorgio Gramegna. La struttura lignea consta esattamente di 205 gradini, ma per arrivarci è necessario passare attraverso le scale in pietra che dalla basilica superiore conducono al matroneo e, di qui, al Campanile: in tutto 253. Il numero, però, sale e si completa a 277 comprendendo anche i 22 scalini esterni, vale a dire quelli che dal basolato di piazza Duomo conducono all’ingresso della Basilica Superiore. … MODERNA E FUNZIONALE Davvero pratica e funzionale la nuovissima scalinata lignea realizzata all’interno del campanile. Complessivamente si tratta di una struttura a forma di parallelepipedo equidistante da quella muraria. Con le vecchie scale di ferro, dunque, s’è rinunciato anche alla più classica struttura a chiocciola. Ne guadagna la comodità dell’ascesa: si salgono quattro scalini bassi e larghi, si giunge al quinto che è una vera e propria piattaforma. Ogni cinque scalini, in pratica, vi è un pianerottolo sul quale sostare se si è stanchi (ma ascendere una scala come questa è proprio una passeggiata) o, ancor meglio, soffermarsi per guardar fuori. Sicuramente i progettisti avranno pensato anche alla possibilità che intere comitive salgano sul campanile: niente di più comodo e funzionale di una struttura di questo tipo per fermarsi tutti insieme ed ascoltare le spiegazioni della guida. L’ascesa del campanile permette di ammirare progressivamente un panorama sempre più vasto attraverso le aperture delle prime due bifore, della trifora e quadrifora dei piani intermedi e della pentafora del piano superiore. Se temete d’essere "rintronati" dalle campane non temete: si tratta di pochi rintocchi ogni quarto d’ora ed inoltre, paradossalmente, si sentono più forte fuori (il campanile fa da cassa da risonanza verso l’esterno) che dentro. Si arriva quindi al tamburo della sommità, dove la scala lascia il posto ad una più ampia piattaforma che, grazie a parapetti opposti, permette al visitatore di avvicinarsi maggiormente al cornicione superiore. Sopra di noi non resta che la cuspide piramidale, che quasi si potrebbe toccare con mano tanto è vicina. OGGI UN’OFFERTA, DOMANI SI PAGA Appena ridiscesi i 59 metri del campanile ed i duecento e passa scalini sentiamo l’obbligo di recarci dal Presidente del Capitolo Cattedrale, Don Pierino Ciraselli, per ringraziarlo del permesso accordatoci e chiedergli in quali tempi e modi s’intenda disciplinare l’accesso dei visitatori. In città, infatti, il passaparola sulla riapertura del campanile è già molto vivo, ma non sono ben chiare, appunto, le modalità delle visite. Don Pierino spiega: "È nostra intenzione approntare in tempi brevi un regolamento che disciplini giorni e orari delle visite. Per il momento, in assenza di questo, si può accedere al campanile orientativamente due ore al mattino e due al pomeriggio, preferibilmente il sabato e la domenica, sicuramente quando non spira la tramontana o un vento molto sostenuto". La gente, naturalmente, si chiede anche se l’accesso al campanile è gratuito o a pagamento. Anche in questo caso siamo in una fase transitoria: "In questi giorni – precisa Don Ciraselli – nessuna forma obbligatoria di pagamento è in atto. Si sale sul campanile senza biglietto ma il visitatore, se vuole, può lasciare un’oblazione in sagrestia. In un secondo momento provvederemo ad istituire l’ingresso a pagamento, così come si fa in tanti altre località, per coprire una serie di costi: tasse governative; opere periodiche di pulizia, rimozione degli escrementi di uccelli e derattizzazione a cura di una ditta cui affideremo tale incarico; polizza d’assicurazione per danni a cose e/o persone. Di là di queste voci – aggiunge Don Pierino – l’istituzione di un corrispettivo per l’accesso al campanile è un garanzia di maggior rispetto per il bene da parte del visitatore: quello che si paga, da sempre, è maggiormente apprezzato di quello che si ha in regalo". BUON SENSO E… VIGILANZA Non vi è tuttora un regolamento scritto, ma ai visitatori che si apprestano a varcare la soglia del matroneo per accedere al campanile si raccomandano verbalmente alcune cose importanti: non fumare, non scrivere da alcuna parte, non toccare le campane e fili elettrici e, soprattutto, non sporgersi. A questo proposito è da escludere che s’installino delle grate protettive sulle arcate alla sommità del campanile: "La Soprintendenza ci impedirebbe di apporre anche un solo chiodo – dice Don Pierino -, figuriamoci delle inferriate che deturperebbero l’aspetto del monumento. A maggior ragione, pertanto, dobbiamo raccomandarci al buon senso dei cittadini, invitandoli a soffermarsi entro i limiti della struttura in legno, che è supersicura". È vero, peraltro, che non si possono lasciare i visitatori liberi di salire per il campanile senza una guida, un accompagnatore o qualcuno che, sia pur discretamente, li controlli. Impossibile conoscere ciascun visitatore, pericoloso fidarsi di tutti: nella mente di qualcuno potrebbero frullare strane idee che potrebbero determinare insani gesti. Allora, cosa fare? "Valuteremo eventuali proposte di associazioni o soggetti cittadini disponibili a compiere visite guidate. Siamo anche in attesa – aggiunge Don Pierino – di una risposta dell’Amministrazione Comunale, che potrebbe inviarci uno o due anziani impegnati nel servizio di vigilanza all’uscita delle scuole. In ogni caso troveremo una soluzione". LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO Per il momento, anche aiutati dalle foto a corredo di questo servizio di Francesco Zecchillo, godiamoci la Cattedrale nella sua interezza, perchè con il Campanile si completa e si esalta la fruibilità di questo straordinario monumento. Ricordiamoci, però, anche in questa sede, dell’ammonimento di Mons. Carmelo Cassati: "La Cattedrale non è solo una cartolina, ma il segno più bello della presenza di Dio in mezzo ad una Comunità". Ed allora proviamo solo per un attimo, ascendendo il Campanile, a vivere una sorta di elevazione non solo materiale, ma anche spirituale verso l’Alto, e fermiamoci qui, perchè queste sono emozioni che non si possono descrivere…

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