C’è posta per Trani: Piazza Libertà negli anni ‘30

Questo week end della rubrica C’è posta per Trani è dedicato a quel tratto di Trani che riguarda Via Mario Pagano, ne abbiamo scritto ieri, e Piazza Libertà a cui Rino Mennea, nella sua raccolta di suggestive cartoline d’epoca tratte dal suo secondo libro: «Il periodo interbellico, Le Cartoline dal 1921 al 1944» (*), dedica una intera sezione pagg.118-135.

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L’immagine di copertina è una cartolina di editore ignoto, nuova non viaggiata, ma colorata e ritrae Piazza Libertà senza il monumento all’Immacolata che fu eretto per iniziativa dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, opera dello scultore tranese Antonio Bassi (1889-1965), ed inaugurato il 17 luglio 1960. Scrive lo storico locale Giuseppe Giusto in “Trani, Tante Strade, Tanta Storia” che Piazza Libertà: “Rappresenta il punto d’incontro della via Carraria (o Antiqua), cioè l’odierna via M. Pagano, e la via civitatis, l’attuale via Ognissanti. Volgarmente è detta Mmèzze a San Franciske, dal nome della vicina chiesa. La piazza evoca l’albero della libertà, simbolo dell’abolizione della tirannide e della conquista della libertà, innalzato dai liberali tranesi il 4 febbraio 1799 in questa piazza, ed i successivi avvenimenti del 1° Aprile, sono all’origine del toponimo che il municipio di Trani deliberò nel 1901, in sostituzione del vecchio Largo S. Francesco . Quindi con questo toponimo è ricordata l’infausta decisione dei tranesi di rifiutare nel 1799 il dominio francese della Repubblica partenopea, cosa che portò a conseguenze disastrose, una pagina funesta della storia di Trani. Infatti durante i primi mesi del 1799, fu un periodo di terrore per Trani, culminato nel massacro e saccheggio di tutta la città. Due date, soprattutto, segnano i fatti più tragici di quell’anno: quella del 25 marzo, quando nel Castello furono uccisi trentuno liberali tranesi e nel carcere (allora nel palazzo Valenzano) furono massacrati quattordici detenuti per reati comuni; l’altra data è quella del 1° aprile, quando la città subì l’assedio e il saccheggio da parte delle truppe francesi del Gen. Broussier e di Ettore Carafa, con massacri, incendi, danni d’ogni genere. Le vittime, secondo dati ufficiali, furono 800 con i danni incalcolabili. Nell’espressione popolare mò ava secciàite u novantanauve”, si suole annunciare qualcosa di disastroso, tramandando quella indimenticabile tragica data.

La seconda immagine ritrae la piazza negli anni del fascio, scrive Rino Mennea: “La foto di G. Piazzolla è datata alla metà degli anni ’40. Un bel lampione d’epoca svetta al centro del marciapiede spartitraffico di Piazza di Piazza Libertà; sul Palazzo De Angelis è inscritta nella cornice d’intonaco il motto dettato da Mussolini: FATE CHE LE GLORIE DEL PASSATO, SIANO SUPERATE, DALLE GLORIE DELL’AVVENIRE. La frase è stata cancellata nel dopoguerra, ma non l’intonaco perimetrale entro cui è ancora possibile leggere l’incisione di alcune lettere”.

Queste e tante altre rare immagini, con notizie e curiosità storiche, sono tratte da due straordinarie antologie di Rino Mennea, edite dal Il Giornale di Trani – Radio Bombo, unici nel suo genere acquistabili, fino ad esaurimento scorte, presso le migliori edicole e librerie di Trani al prezzo promozionale di € 20,00:

– «La Bella Époque, Le Cartoline dal 1898 al 1920», edito 2020
– «Il periodo interbellico, Le Cartoline dal 1921 al 1944», edito 2021

Piazza della Libertà, anni ’30, la scritta
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