Questo week end della rubrica C’è posta per Trani concluderà il nostro focus sulla Regina delle Cattedrali di Puglia con la pubblicazione di immagini e cartoline d’epoca selezionate dagli straordinari libri, unici nel suo genere, di Rino Mennea; faremo ancora riferimento alla protagonista della ricca sezione denominata: «Cattedralepag.55» dalla raccolta «Il periodo interbellico, Le Cartoline dal 1921 al 1944».
Ci siamo mai chiesti come sarebbe stata la nostra Cattedrale senza il magnifico portale di Barisano da Trani? Bella ancora sì, ma non magnifica come lo è, meritando per questo un piccolo approfondimento.
Intanto sull’autore, Barisano da Trani? Non si sa molto di lui, anzi poco, fu fonditore e scultore, attivo tra il 1179 e il 1189 in Italia meridionale, il suo nome lascia supporre che egli, o la sua famiglia, fosse originario di Bari e che a Trani si trovasse la sua bottega. Ci ha lasciato tre capolavori, tre porte bronzee: la porta settentrionale del duomo di Monreale, quella del duomo di Ravello e naturalmente la nostra porta al duomo di Trani designata come la più bella e maestosa; due delle tre recano, su una lastra, la raffigurazione del maestro inginocchiato ai piedi di un santo con la firma “Barisanus Tranensis” (a Trani) e “Barisanus Tranensis me fecit” (a Monreale).
Scrive Rino Mennea: “La porta del Barisano, alta m.5 e larga m.3, ha una forma arcuata. I pannelli bronzei sono affissi su supporti lignei; 32 formelle occupano la parte centrale, incorniciate da fasce perimetrali (…) Al centro delle formelle erano posti i batocchi, anelli ottenuti intrecciando piccoli serpenti. I due battenti furono però involati da ignoti tra il 16 ed il 17 gennaio 1952”. L’originale della Porta di Bronzo è custodita, per preservarla, all’interno della Cattedrale, ma non è la prima volta, infatti: “La porta bronzea – continua il Mennea – nel 1880 traslocò e fu conservata dentro la Chiesa in un vano a destra della navata. Ma il trasferimento durò poco perché, dopo il restauro delle porte in legno che reggevano i pannelli bronzei, nel 1894 l’opera ritornò al suo posto. In quel frangente Francesco Sarlo ebbe modo di verificare i dati metrici del monumento, Il supporto ligneo, formato da travetti, pesava quintali 6,52 e i pannelli bronzei, con relative fasce e borchie, pesavano quintali 18,16”.
Le immagini pubblicate nell’articolo sono relative alla porzione del portale con i due batocchi e con in alto, nella parte centrale, la figura di San Nicola il Pellegrino con un piccolo Barisano da Trani inginocchiato; pubblichiamo inoltre due cartoline del portale: una del 1932 e l’altra viaggiata da Trani a Napoli del 19 maggio 1926.
Queste e tante altre rare immagini, con notizie e curiosità storiche, sono tratte da due straordinarie antologie di Rino Mennea, edite dal Il Giornale di Trani – Radio Bombo, unici nel suo genere acquistabili, fino ad esaurimento scorte, presso le migliori edicole e librerie di Trani al prezzo promozionale di € 20,00:
– «La Bella Époque, Le Cartoline dal 1898 al 1920», edito 2020
– «Il periodo interbellico, Le Cartoline dal 1921 al 1944», edito 2021


