Casello di Trani non più al buio: consegnati dalla Bat i lavori per il ripristino dell’illuminazione del ponte

«Giovedì 11 maggio abbiamo consegnato i lavori di ripristino dell’impianto di pubblica illuminazione in prossimità del casello autostradale di Trani. L’appalto scade il 14 luglio prossimo, ma sicuramente termineremo prima».

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Lo fa sapere il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Bernardo Lodispoto, con riferimento al ponte della Strada provinciale 12 (che collega Trani con Corato) sovrastante l’autostrada A14. Tranne qualche raro episodio, da oltre 30 anni quell’impianto di illuminazione è totalmente spento e, proprio nei mesi scorsi, la Gazzetta aveva «acceso», è proprio il caso di dirlo, i riflettori sul perché di questo buio perenne e, soprattutto, su come si intendesse finalmente eliminarlo.

Ebbene, il dirigente dell’Area viabilità e lavori pubblici, Lorenzo Fruscio, ha determinato l’intervento di ripristino dell’impianto di pubblica illuminazione lungo la Strada provinciale 12 (ex 238, cosiddetta «di Altamura», nei pressi del casello autostradale di Trani, a seguito di trattativa sul Mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni e conseguente impegno di spesa.

Affrontando l’argomento nei mesi scorsi e sondando il campo presso gli uffici provinciali, era parso che l’intervento si potesse realizzare impegnando una spesa intorno agli 80.000 euro, ma è anche vero che era stata prospettata una spesa massima di 150.000: alla fine, anche a causa dell’inevitabile innalzamento dei costi delle materie prime, il progetto è stato definito a 125.000 euro, di cui 99.000 per lavori.

L’impresa aggiudicataria, la Tecno impianti Pizzolorusso, di Andria, in associazione temporanea d’impresa con la Sintergy, sempre della stessa città, si è aggiudicata la gara con un minimo ribasso dello 0,5%, per 96.500 euro.

Nei provvedimento si dà atto del fatto che, «a seguito di varie segnalazioni pervenute a mezzo mail e per le vie brevi dall’utenza stradale, nonché dal successivo sopralluogo effettuato dal funzionario tecnico del settore, s’è accertata la necessità di ripristinare l’impianto di pubblica illuminazione lungo la Sp12, a servizio degli svincoli del casello autostradale di Trani, che in conseguenza del furto dei cavi elettrici ed a causa di diverse lampade bruciate risulta non funzionante. Quel tratto stradale – si legge ancora nella determinazione dirigenziale – è interessato da un intenso traffico veicolare legato alla presenza del predetto svincolo del casello autostradale, ma anche in quanto arteria di collegamento con la Strada provinciale 2 Andriese-Coratina, ex 231».

L’intervento consisterà nell’esecuzione dei seguenti lavori: infilaggio di una nuova linea elettrica; linea elettrica in cavo unipolare flessibile; rifacimento dei giunti in resina; ricostruzione di un cavidotto interrato; intervento di pulizia e verifica dei pozzetti di derivazione esistenti; ripristino dei pozzetti, comprensivo delle coperture, con coppelle e riempimento con sabbia; ripristino di pali incidentati e connesse armature stradali; installazione di nuovi pali di illuminazione; sostituzione di tutte le lampade a vapore di sodio con lampade a led.

Progettato e costruito dall’Anas nel 1990, nell’ambito dei lavori pubblici per i mondiali di calcio nostrani, e costato alla collettività 750 milioni di vecchie lire, l’impianto sul casello di Trani entrò in funzione per pochissimo tempo, in coincidenza della grande manifestazione. 

Vincenzo Musicco, consigliere comunale di Cittaperta, avviò nel 1997 una battaglia politica per richiederne il ripristino, ed effettivamente nel 1999 l’impianto fu riacceso. In quell’epoca la strada era ancora statale e fu l’Anas a realizzare a sue spese l’allacciamento dell’impianto all’Enel, rendendolo indipendente dalla Società autostrade, con la quale un lungo ed improduttivo conflitto di competenze aveva contribuito a causare i gravosi ritardi.

Ma non era solo burocrazia. Infatti l’impianto, appena costruito, già risultava superato per le nuove normative nel frattempo subentrate, ed allora molto tempo si perse anche da questo punto di vista.

Nel 2005 l’allora consigliere comunale Luigi Riserbato, che sette anni dopo sarebbe diventato sindaco, anche per il ruolo professionale che a tutt’oggi riveste, si attivò a sua volta per trovare una soluzione stabile e duratura del problema.

Ma contestualmente apprese che al centro di tutto c’era probabilmente un cattivo funzionamento di una parte nevralgica dell’impianto, di cui si aveva la percezione già prima della fugace entrata in funzione del 1999.

Nel frattempo il cosiddetto “federalismo stradale”, rappresentato dal decreto legislativo 112/98, dispose il trasferimento di intere tratte dallo Stato agli enti locali. L’Anas cedette così la strada che collega Trani ad Altamura alla Provincia di Bari, così che la Statale 378 divenne Provinciale 238. Questo non mutò per nulla lo scenario, almeno relativamente al funzionamento dell’impianto d’illuminazione, rimasto sempre al buio.

In altre parole, un pessimo biglietto da visita, oggi finito nelle mani della Provincia Bat, che però si è fatta carico del problema in maniera concreta. A novembre 2022 Lodispoto dichiarò alla Gazzetta che «il cavalcavia della Strada provinciale 12 sarà illuminato ripristinando l’impianto esistente»: i fatti odierni sembrano indicarci che le sue non fossero parole di circostanza.

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