Appesi a un filo per tutti i 90 minuti, da un lato e dall’altro, una vera e propria battaglia in campo, tre boati pieni di gioia e rabbia, un piccolo spiraglio di luce in una città che ha tanto bisogno di ricominciare a respirare calcio.
Quello di giovedì è stato più di un derby, è stato un momento di riavvicinamento generale al calcio, è stata una festa dello sport tranese in cui oltre alla Soccer, ad aver trionfato sono quei 700 e passa spettatori che in un normalissimo pomeriggio di settembre hanno deciso che la scelta giusta era quella di tornare a dare un senso a quello che per anni a Trani è stato un motivo d’orgoglio e speranza.
Giovedì si è ritornati a vivere qualcosa di speciale, qualcosa che da tempo non si respirava nelle gloriose mura del <<Lapi>>, un’atmosfera bellissima composta da bambini, adolescenti, adulti e anziani che forse in quello stadio hanno visto nascere il grande Trani, poi morire, rinascere ancora e chissà oggi. Un plauso è da fare sicuramente alle due squadre che hanno messo in campo un bellissimo spettacolo tipico da derby, spinti da un’energica e bollente cornice di pubblico che per tutti i 90 minuti più i venti calci di rigore ha fatto rumore, un rumore piacevole, rigenerante e liberatorio che è arrivato 3 volte all’apice grazie alle gioie date non a caso da tre tranesi: Vino (autore del vantaggio della Città di Trani), Dragonetti (autore del pareggio al 95’) e Rocchitelli che ha parato l’ultimo e decisivo rigore).
Fortunatamente non è finita qui, lo spettacolo è appena iniziato e ora con certezza possiamo dire che queste due squadre vogliono provare a dare qualcosa di importante a questa gloriosa città e sicuramente si daranno di nuovo altra vera battaglia nei prossimi due derby di campionato.
(Photo: Maria Prudenza)