Il consiglio comunale ha approvato con 29 voti favorevoli (unanimità) la programmazione per il diritto allo studio annualità 2022. Il totale è pari € 2.581.557,21 con un contributo da richiedere alla Regione Puglia di € 1.875.557,21 euro.
Sul primo punto all’ordine del giorno la maggioranza ha mostrato una spaccatura. Tutto è iniziato con il consigliere Claudio Biancolillo che ha proposto un emendamento per il quale nel piano di diritto allo studio bisognerebbe parlare non solo della violenza legata all’identità di genere, ma servirebbe riferirsi a “tutte le forme di discriminazione e non solo contro una”.
Per Luca Morollo questo emendamento è “irricevibile”, mentre per Patrizia Cormio “il fatto che un consigliere di maggioranza proponga un emendamento dimostra che il documento non è stato condiviso con i consiglieri di maggioranza. Io lamento la mancata condivisione”.
Dopo una lunga pausa, proposta dal consigliere Di Gregorio, i lavori sono ricominciati. Sono stati diversi gli interventi dei consiglieri di maggioranza e minoranza tra cui quello di Tommaso Laurora secondo il quale “l’assessore Zitoli è stata sfiduciata dall’aula”.
L’assessore Zitoli ha così replicato: “Se dovessimo eliminare la lotta alla violenza legata all’identità di genere, rischiamo di dare un messaggio educativo pessimo. Non consento a nessuno di usare questo luogo per partite personali”. Così, invece, il primo cittadino Amedeo Bottaro: “Su un tema del genere è difficile trovare una posizione unanime. È un campo complicato. Non si apre nessuna crisi di governo, qualunque sia il risultato della votazione”.
L’emendamento del consigliere Biancolillo è stato approvato con 13 favorevoli, 7 contrari e 6 astenuti.
Nel piano al diritto allo studio è stato confermato il servizio mensa, la copertura di libri di testo e sussidi didattici, servizio di trasporto scolastico per cui è previsto l’acquisto di 3 scuolabus elettrici con pedana per disabili. Sono previsti anche interventi per le infrastrutture digitali, il potenziamento delle reti informatiche, gli interventi di assistenza specialistica e doposcuola. Ci sarà un nuovo progetto “affido culturale” grazie al quale si affideranno alle famiglie delle monete virtuali solidali con cui pagare i biglietti di accesso alla cultura come cinema, teatri e musei.